Nuova tappa del percorso con il quale ci proponiamo di aiutarti ad emergere nell’affascinante mondo della musica. Certo, non possiamo fare miracoli e non ti diciamo che “sfonderai” per il semplice fatto di leggere i nostri articoli, il nostro scopo è quello di farti capire che ci sono molte porte da aprire per entrare in quel mondo e che ce ne sono altre che devi evitare: noi ti aiutiamo a scegliere le porte giuste!

Contratto discografico o contratto editoriale?

Ci eravamo lasciati lo scorso numero, con una domanda: contratto discografico o editoriale? Siamo convinti che non tutti i musicisti e autori emergenti conoscano la differenza tra i due tipi di contratto, anzi, molti non sanno che esiste un contratto editoriale! Ebbene, prima di aiutarti a scegliere quello che fa per te, vediamo di analizzarli bene entrambi.

Cos’è il contratto discografico?

Il contratto discografico è il contratto stipulato tra il cantante (o band) ed una casa discografica. Fin qui ci sembra tutto molto chiaro, del resto è di contratto discografico che sentiamo parlare di solito.

I discografici sono delle società che hanno per oggetto la stampa di supporti magnetici o digitali. Tali società, si sono riunite in due grandi associazioni che le rappresentano.

Da un lato c’è la A.F.I., ovvero l’Associazione dei Fonografici Italiani, la quale riunisce piccole (relativamente) case discografiche e non multinazionali.

Accanto alla A.F.I. troviamo la F.I.M.I., Federazione dell’Industria Musicale Italiana che, invece, riunisce, tra gli altri, le tanto amate-odiate multinazionali. La FIMI è stata costituita nel 1992 dalle multinazionali che si staccarono dalla AFI.

Cos’è il contratto editoriale?

Il contratto editoriale è il contratto che viene stipulato con l’editore. L’art. 118 della legge 633/41, quella ancora in vigore in materia di diritto d’autore prevede che:

“Il contratto con il quale l’autore concede ad un editore l’esercizio del diritto di pubblicare per le stampe, per conto e a spese dell’editore stesso, l’opera dell’ingegno, è regolato, oltre che dalle disposizioni contenute nei codici, dalle disposizioni generali di questo capo e dalle disposizioni particolari che seguono.”

Chi è l’editore? Diciamo che è una figura fondamentale in ogni campo artistico. L’editore è colui che stampa i testi delle tue canzoni, gli spartiti ed i famosi “testi con accordi”!

Hai mai notato, in qualsiasi testo pubblicato in una rivista, o anche nei libri dei testi con accordi, l’indicazione dell’editore? Fai attenzione anche agli spartiti di brani stranieri, troverai la dicitura subeditore per l’Italia. Questo perché gli editori agiscono nei vari paesi del mondo stipulando accordi con editori del paese in questione.

L’editore ha il compito di scoprire il talento che c’è in TE e di piazzare poi le tue canzoni presso gli interpreti adatti. Anche se non sei iscritto ad una società di gestione collettiva del diritto d’autore (SIAE o Soundreef) non importa, l’editore inoltrerà le pratiche di iscrizione e deposito per conto tuo.

Come guadagnano gli editori? Ovviamente prendendo delle percentuali, ma attenzione. Le edizioni musicali non prendono le percentuali sui dischi venduti ma sui diritti.

Diritti patrimoniali e diritti morali

Quello che facciamo stipulando un contratto editoriale con l’editore non è altro che cedergli i diritti di utilizzazione economica di una o più opere musicali. Tali diritti comprendono:

  • pubblicazione | riproduzione | esecuzione | elaborazione dell’opera oggetto del contratto.

I diritti sopra elencati appartengono alla categoria dei diritti patrimoniali. Non vengono invece MAI ceduti i c.d. diritti morali. Si tratta dei diritti esclusivi dell’autore a tutela della sua personalità e cioè il diritto di decidere se e quando pubblicare l’opera, di rivendicarne la paternità e di opporsi a qualsiasi deformazione, mutilazione o altra modificazione e ad ogni atto a danno della stessa.

I diritti morali sono inalienabili, imprescrittibili e irrinunciabili, cioè possono essere esercitati indipendentemente dai diritti patrimoniali derivanti dalla creazione dell’opera e anche nel caso in cui questi ultimi siano stati ceduti a terzi.

Le edizioni musicali oggi

Quando – ormai qualche anno fa – pubblicai la prima versione di questo articolo, ero convinto di questo:

È chiaro quindi, che se ottieni un contratto editoriale puoi considerarti fortunatissimo! Il motivo è semplice. L’editore farà tutto quanto è nelle sue possibilità per “piazzare” i tuoi brani.

Oggi la figura dell’editore si occupa davvero di promuovere e vendere musica? Con l’esperienza di qualche anno in più sulle spalle ti dico che, nella stragrande maggioranza dei casi purtroppo non è più così.
Un tempo gli editori hanno scoperto artisti e dato loro la possibilità di diventare grandi. Oggi spesso ti dicono che l’album (che hai già registrato a spese tue!) gli piace e ti propongono un contratto di vendita digitale (iTunes e simili). Poi se le vendite vanno come vogliono ti propongono la stampa fisica del disco. Ma chi si occupa della promozione? Spesso sarai solo TU!

Cosa ci guadagna un editore POCO SERIO che lavora così? Ovviamente ci guadagna la sua parte di diritti d’autore da vendite digitali e borderò esecuzioni dal vivo con zero spese per pubblicare musica sugli store digitali. Il tutto moltiplicato per tutti gli artisti sotto contratto.

Conclusioni

Se sei autore e non anche interprete delle tue canzoni devi cercare un contratto editoriale e non un contratto discografico. Se invece sei anche interprete, il contratto editoriale può essere considerato una sorta di “salvagente” casomai dovessi piacere di più come autore che come interprete.

Ovviamente i cantautori in genere firmano due contratti: un contratto discografico ed un contratto editoriale.

Per concludere, un consiglio importante: NON DARE SOLDI A NESSUNO!

Gli editori o i discografici che ti fanno sottoscrivere un contratto di esclusiva con loro, guadagneranno sugli eventuali introiti futuri; diffida di chi ti promette oro in cambio di soldi: chi crede in te non ti chiederà MAI soldi!

Attenzione, l’eventualità descritta non è la regola! Dalle più grandi alle più piccole case nessuno ti chiede mai soldi, però può capitare di imbattersi in pseudo-discografici, esistono truffatori in ogni settore della vita sociale; noi vogliamo metterti in guardia, perché molti hanno pagato caro la loro ingenuità. E non è bello giocare con i sogni dei ragazzi. Questo è un concetto che deve essere chiaro e lo ripeteremo fino alla nausea.

Nel prossimo articolo, che sarà l’ultimo della serie “ho scritto una canzone“, ti daremo indicazioni su dove trovare i recapiti di discografici e di editori, e sul modo migliore per contattarli.

E tu cosa mi dici? Ti va di raccontarmi la tua esperienza con le edizioni musicali e le case discografiche? Ti hanno proposto di firmare un contratto discografico oppure un contratto editoriale? Hai qualche dubbio in proposito? Hai bisogno di consulenza legale e amministrativa prima di firmare un contratto editoriale o discografico? Per queste e altre esigenze legate alla tua attività artistica non esitare a contattarmi su www.domenicodirenzo.it.

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Note:
Scritto da Domenico A. Di Renzo per www.musicapuntoamici.it
La riproduzione di questo articolo è consentita solo citando la fonte: “sito internet
www.musicapuntoamici.it” (sul web con link attivo).

Domenico A. Di Renzo - MpA

Autore di testi iscritto SIAE e diplomato al CET, la scuola di musica di Mogol, frequentata grazie a una borsa di studio SIAE. Collabora con alcuni artisti emergenti per i quali ha curato i testi del disco di esordio. Ha ideato MUSICApuntoAMICI nel 1999, agli albori di internet in Italia, quando realizzare un sito non era così scontato (e semplice) come oggi. Cura i profili social e alcune rubriche del sito. Ha scritto un corso di metrica online e tiene corsi completi per autori di testi presso scuole di musica. Laureato in Giurista d'impresa e della Pubblica amministrazione, è esperto in diritto del lavoro e in diritto d'autore. Biografia completa su www.domenicodirenzo.it.

13 commenti

chiara · 17/03/2011 alle 15:02

salve sono chiara, io avrei scritto una canzone che vorrei che qualcuno leggesse per vedere se è qualcosa di apprezzabile anche per le altre persone. Cantare è una mia passione.

Domenico A. Di Renzo · 18/03/2011 alle 13:00

Ciao Chiara, si tratta di un testo o di una canzone completa? Rispondici tramite la pagina dei contatti. Ciao, Domenico

chiara · 18/03/2011 alle 22:51

non è del tutto completa… ma qual’è la pagina dei contatti?

Domenico A. Di Renzo · 19/03/2011 alle 8:15

la pagina dei contatti è questa: https://www.musicapuntoamici.it/blog/contatti/

chiara · 23/03/2011 alle 20:15

vuole che le scrivo la canzone nella pagina dei contatti?

anna · 06/08/2014 alle 20:09

salve vorrei sapere l’editore ci guadagna con le percentuali.. e chi scrive’??Come ci guadagna??

Domenico A. Di Renzo - Redazione MpA · 09/08/2014 alle 17:53

Ciao Anna, l’autore guadagna sui diritti di esecuzione dei suoi brani e sui diritti di riproduzione meccanica. Nel primo caso guadagna ogni volta che i suoi brani passano alla radio, in tv o nei concerti. Il calcolo in questo caso viene fatto in ventiquattresimi. Nel secondo caso guadagna ogni volta che viene venduto un disco o un mp3 nei negozi online; insomma tutte le volte che il brano viene riprodotto su un supporto e non eseguito dal vivo. Il calcolo viene fatto in percentuali. Sia nel primo che nel secondo caso in genere all’editore spetta la metà dei diritti: rispettivamente i 12/24 e il 50%. Spero di essere stato chiaro, chiedi pure per qualsiasi altro dubbio!

gaetano · 16/04/2020 alle 20:40

ciao domenico
mi anno proposto un contratto editoriale, non essendo esperto in materia, ti chiedo se potresti dargli un ochiata?

Ho scritto una canzone: adesso che ho il demo che faccio? « MUSICApuntoAMICI · 10/09/2009 alle 8:44

[…] Nel prossimo numero spiegheremo le differenze, dipenderà da questa scelta fondamentale il modo di agire per mettersi in contatto con le case discografiche e trarne maggiore profitto. Anche se non è detto che bisogna mettersi in contatto proprio con loro… ti sembra strana un’affermazione del genere? Vedrai che non lo è. ========== Note: Scritto da Domenico A. Di Renzo per http://www.musicapuntoamici.com La riproduzione di questo articolo è consentita solo citando la fonte: “sito internet www.musicapuntoamici.com” (sul web con link attivo). Per saperne di più sull’autore: http://www.myspace.com/domenicodirenzo Categories: tutorial Tag:demo, musica, scrivere canzoni Commenti (0) Trackback (0) Lascia un commento Trackback […]

Ho scritto una canzone: adesso che ho il demo che faccio? | MUSICApuntoAMICI · 27/02/2011 alle 11:48

[…] Nel prossimo numero spiegheremo le differenze, dipenderà da questa scelta fondamentale il modo di agire per mettersi in contatto con le case discografiche e trarne maggiore profitto. Anche se non è detto che bisogna mettersi in contatto proprio con loro… ti sembra strana un’affermazione del genere? Vedrai che non lo è. ========== Note: Scritto da Domenico A. Di Renzo per https://www.musicapuntoamici.it La riproduzione di questo articolo è consentita solo citando la fonte: “sito internet https://www.musicapuntoamici.it” (sul web con link attivo). Per saperne di più sull’autore: http://www.myspace.com/domenicodirenzo Categoria: tutorial  Tags: demo, musica, scrivere canzoni Puoi seguire i commenti al post tramite gli RSS 2.0 feed. Puoi lasciare un commento, o fare un trackback dal tuo sito. Scrivi un commento Fare clic per cancellare la replica. […]

Come si compila il bollettino SIAE, modello 112 | MUSICApuntoAMICI · 01/06/2013 alle 11:53

[…] un nostro brano è necessario cedere all’editore una parte dei nostri diritti d’autore (leggi qui per saperne di più sul contratto editoriale). Nel caso in cui l’editore subentri per un […]

A chi proporre testi per canzoni di musica pop in lingua italiana? | MUSICApuntoAMICI · 17/03/2016 alle 19:12

[…] pertanto di rivolgersi ai discografici. Tra l’altro, come già indicato a suo tempo nel post Ho scritto una canzone: contratto editoriale o discografico? bisognerebbe casomai rivolgersi ad un […]

Mi hanno fregato! - MUSICApuntoAMICI · 13/04/2023 alle 7:35

[…] firma di un contratto editoriale, o anche discografico (Conosci la differenza? Lo spieghiamo in questo articolo), nasconde spesso insidie pericolose e non è quasi mai l’inizio di una strada verso il […]

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