Corso di metrica: 2, dittongo e iato

corso di metricaEccoci giunti alla seconda lezione del corso dedicato a chi vuole scrivere testi di canzoni professionali dal punto di vista metrico. Questa lezione è dedicata all’incontro di vocali nelle parole; è importante conoscere a questo proposito alcune regole grammaticali utili a far “calzare” perfettamente i versi del testo alle note musicali. E’ proprio questo, infatti, lo scopo dello studio della metrica applicata ai testi delle canzoni. Prima di entrare nel vivo della lezione di oggi, facciamo un passo indietro.

Innanzitutto ringrazio i partecipanti che hanno provato a risolvere l’esercizio della lezione precedente. La risposta corretta è: TRA TE E IL MARE, testo A. Per rispondere, bastava dividere i testi in due parti, ossia due strofe. Sia visivamente, sia per il numero di versi (12 TRA TE E IL MARE, 9 IRIS) si vede come il primo sia quello corretto.  Si trattava, come detto nella scorsa lezione, di un esercizio introduttivo. Andando avanti con il corso vi renderete conto ancora meglio della regolarità del testo A, impareremo a contare le sillabe e a posizionare gli accenti correttamente.

Veniamo adesso alla lezione di oggi. Come dicevo all’inizio, si tratta di una lezione dedicata all’incontro di vocali nelle parole. E’ un problema molto sentito nella lingua italiana poiché vi sono tantissime parole in cui si trovano due (a volte tre) vocali vicine. Ecco qui di seguito alcuni esempi (in grassetto le vocali interessate):

giuràre – fme – fto – pra – bto – spre – riaprìre – pàtria

Adesso analizzeremo una per una queste parole introducendo i primi concetti di sillabazione. Ogni parola della lingua italiana è costituita infatti da diverse sillabe. Solo una di queste ha un accento che è più forte delle altre. Il cosiddetto accento tonico. Nella nostra lingua scritta, non c’è la consuetudine a scriverlo se non quando cade sull’ultima sillaba (es. società). Io l’ho indicato perché ci servirà per l’analisi metrica delle parole. La sillabazione, per noi che scriviamo testi di canzoni, è importante perché ad ogni sillaba corrisponde una nota.

Quando in una parola si incontrano due vocali, dobbiamo capire se l’incontro dà origine ad una o due sillabe. Nel primo caso, si parla di dittongo, nel secondo di iato.

Il dittongo si ha quando l’incontro di due vocali viene pronunciato con una sola emissione di voce e forma quindi una sola sillaba. Nella lingua italiana, il dittongo è costituito sempre dall’incontro di una delle due vocali i oppure u con una qualsiasi altra vocale (la i o la u non devono essere accentate); o dall’incontro di i ed u tra di loro (in questo caso anche se una delle due è accentata).

Si parla di iato, invece, quando le due vocali che si incontrano, vanno pronunciate separatamente. Si verifica ciò:

a) quando nessuna delle due vocali è una i oppure una u;
b) quando pur essendoci la i o la u, si tratta di una vocale accentata;
c) quando la parola è la derivazione di un’altra che aveva l’accento sulla i o sulla u;
d) nei composti col prefisso ri-;
e) in alcune parole in cui la i è preceduta da r o da un gruppo di consonanti.

Conoscendo queste regole è possibile analizzare le parole citate sopra e capire con facilità se ci troviamo davanti ad un dittongo o ad uno iato.

1) giuràre – in questo caso, si incontrano i ed u in posizione atona, cioè senza accento. Si tratta quindi di un dittongo, i ed u formano una sola sillaba e la parola GIURARE è costituita da tre sillabe in tutto (quindi tre note): GIU-RA-RE.

2) fme – anche qui abbiamo l’incontro di i ed u. In questo caso la u è accentata ma sappiamo che quando i ed u si incontrano tra loro formano sempre una sola sillaba. Sillabazione corretta: FIU-ME.

3) fto – un altro dittongo. La i incontra la a e su quest’ultima cade l’accento. Sillabazione corretta: FIA-TO

4) pra – questa parola è usata dai linguisti italiani come classico esempio di iato. Infatti, qui la u incontra una vocale diversa dalla i, ma l’accento cade sulla stessa u. Sillabazione corretta: PA-U-RA. Notare come A ed U vanno a far parte di sillabe diverse. Quindi PAURA occuperà sul pentagramma tre note e non due…

5) bto – ecco un altro caso di iato. Nessuna delle due vocali è una i o una u. Sillabazione corretta: BE-A-TO

6) spre – attenzione a questa parola. Anche se la i (non accentata) incontra la a, la parola SPIARE deriva da SPIA, che aveva l’accento sulla i. Si tratta quindi di iato, tre sillabe. SPI-A-RE. Strano? Provate a cantare la parola su due note e su tre…

7) riaprìre – anche qui, la i incontra una vocale diversa dalla u e non è accentata. Ciò nonostante, trattandosi di una parola composta che inizia col prefisso ri, le due vocali appartengono a sillabe diverse. Sillabazione corretta: RI-A-PRI-RE

8) pàtria – iato. La i è preceduta da r (che crea un gruppo di consonanti con la t) pertanto la sillabazione corretta è: PA-TRI-A

Ho aggiunto questi ultimi due esempi – punti 7 e 8 – in quanto previsti dalla grammatica italiana; tuttavia, in musica, difficilmente si seguono alla lettera queste regole. Anche canticchiando, è evidente come, soprattutto la parola PATRIA, sia cantabile anche con due note. Per tutti gli altri casi, è invece importante seguire le regole, anche per evitare quel mal costume (soprattutto dei cantautori moderni) di spostare l’accento tonico delle parole per farle rientrare nel numero di note previste dalla musica. Personalmente, non mi è mai capitato di sacrificare la metrica per rispettare le frasi musicali. Ritengo che sia segno di scarsa professionalità dell’autore. Con questo corso spero di riuscire a farvi innamorare della metrica e farvi capire quanto sia importante nella scrittura di un testo.

Prima di concludere, un cenno all’incontro di tre vocali: il trittongo. Tre vocali che si incontrano formano sempre una sola sillaba. Il trittongo risulta dall’incontro di due delle vocali i e u atone (senza accento) con un’altra vocale solitamente accentata (es. buòi, mièi, aiuòla).

Siamo giunti al termine di questa lezione. Vi lascio un esercizio da svolgere. Se si va rispondete nei commenti. Come al solito, alla prossima lezione le “correzioni”.

Esercizio n. 1
Analizzate le parole seguenti e riportate la corretta sillabazione (es. PAURA = PA-U-RA):

ariéte – maèstro – vìa – emissiòne – guidàre – mìo – liève – lanciàti – ruòta – viàle

Esercizio n. 2
Scaricate il file seguente (in formato MP3). Ascolterete 5 gruppi di note musicali. Per ogni gruppo scrivete una parola (quindi cinque parole in tutto) che metricamente si adatti e risulti cantabile. Naturalmente, visto il tema della lezione, deve trattarsi sempre di parole con al proprio interno un incontro di vocali.

clicca qui per scaricare l’mp3

INDICE DEL CORSO

Opera tutelata su Patamu.com

Domenico A. Di Renzo - MpA

Autore di testi iscritto SIAE e diplomato al CET, la scuola di musica di Mogol, frequentata grazie a una borsa di studio SIAE. Collabora con alcuni artisti emergenti per i quali ha curato i testi del disco di esordio. Ha ideato MUSICApuntoAMICI nel 1999, agli albori di internet in Italia, quando realizzare un sito non era così scontato (e semplice) come oggi. Cura i profili social e alcune rubriche del sito. Ha scritto un corso di metrica online e tiene corsi completi per autori di testi presso scuole di musica. Laureato in Giurista d'impresa e della Pubblica amministrazione, è esperto in diritto del lavoro e in diritto d'autore. Biografia completa su www.domenicodirenzo.it.

25 Risposte

  1. carlo ha detto:

    a-rié-te – ma-è-stro – vì-a – e-mis-siò-ne – gui-dà-re – mì-o – liè-ve – lan-cià-ti – ruò-ta – vià-le

    a-e-re-o?

  2. carlo ha detto:

    secondo esercizio 5 parole….

    1)beato 2)pietà 3)chiuso 4)chièdere 5)più

  3. carlo ha detto:

    Domenico,in un forum che tratta di musica in generale qualcuno ha chiesto come si segue la metrica di una canzone….posso invitarli al tuo corso ?

  4. carlo ha detto:

    Domè,ovvio che ciò che esula dagli esercizi non c è motivo di pubblicarlo(sarebbe stucchevole);magari mi mandi un’email se per qualche motivo che mi sfugge non vuoi pubblicità in altri siti,diversamente considererò il tuo silenzio come un tacito assenso…ciao e scusa se rompo un po’,ma queste notti insonni vanno comunque trascorse :):)

  5. Domenico - Redazione MpA ha detto:

    Caro Carlo, accetto volentieri il passaparola che aiuti a far conoscere MUSICApuntoAMICI a più persone possibile. E’ bello condividere le conoscenze ed il web aiuta tanto in questo. Grazie mille, anche per le risposte agli esercizi:)

  6. maria carmela nolè ha detto:

    a-rie-te, ma-e-stro,vi-a, e-mis-sione, gui-da-re, mi-o, lie-ve, lan-cia-ti, ruo-ta, vi-a-le, a-e-re-o

  7. maria carmela nolè ha detto:

    vivere, sognare, così, mondo,tempo.

  8. maria carmela nolè ha detto:

    in questo momento ho visto che occorre accentare lo farò domani

  9. Ilenia ha detto:

    A-rie-te, ma-es-tro, vi-a, e-mis-sio-ne, gui-da-re, mi-o, lie- ve, lan-cia-ti, ruo-ta, via-le.

  10. Ilenia ha detto:

    secondo es.: suonare, viola, fiato, giurare, suon

  11. ruota ruo-ta
    ariete ari-e-te
    via vi-a
    guidare gui-da-re
    maestro ma-e-stro
    lieve li-e-ve
    viale vi-a-le
    emissione e-mis-sio-ne
    mio mi-o

    parole-come-dire-amore-mio 5 parole 😉 ho formato anke una frase

  12. Giada ha detto:

    Ruo-ta
    A-rie-te
    Via
    Gui-da-re
    Mae-stro
    Lie-ve
    Vi-a-le
    Emi-ssio-ne

  13. Giada ha detto:

    Con il 2°esercizio che dobbiamo fare ?
    Attribuire qst parole in base alle note?

  14. Giada ha detto:

    2°esercizio
    Ricorda sempre chi sei e dove vai

  15. Ciao Giada, grazie per aver partecipato.
    Questa la risposta corretta dell’esercizio n. 1:
    a-rié-te – ma-è-stro – vì-a – e-mis-siò-ne – gui-dà-re – mì-o – liè-ve – lan-cià-ti – ruò-ta – vià-le

  16. Giada ha detto:

    Buonasera sig. Domenico sono finita qui spinta semplicemente da un’istinto che nasce dalla voflia che ho sempre avuto di scrivere raccontare capire…
    Sono una persona molto portata all’introspezione mi ha sempre affascinato andare a fondo nelle cose anche troppo a volte e come mi diceva una mia prof di lettere : hai sempre tanto da dire talmente tanto che a volte ti perdi e pecchi nella forma ma risulti sempre priginale mai banale.
    Ora non so ma questp oltre allo studio può essere un inizio?
    Io per intenderci non ho mai scritto ne musica ne testi ma si può iniziare anche da qui?
    Ciò che mi ha colpito delle sue prime parole è stato quando ha detto che solo lo studio non basta …

  17. Ciao Giada, scusa il ritardo della risposta. Mi piace conoscere le esperienze/aspirazioni di chi legge i miei corsi. E’ vero, solo lo studio non basta ma da ciò che dici sei sulla buona strada:
    “mi ha sempre affascinato andare a fondo nelle cose anche troppo a volte e come mi diceva una mia prof di lettere: hai sempre tanto da dire talmente tanto che a volte ti perdi e pecchi nella forma ma risulti sempre originale mai banale.”
    Sì, è un ottimo inizio! Essere originali e mai banali a volte non riesce neppure ai tanti cantautori che si ascoltano in radio…
    Prova a scrivere qualcosa anche se non lo hai mai fatto, potresti scoprire di avere un talento. Un consiglio: sii sempre curiosa di scoprire cose nuove, guardati intorno, fallo come la prima persona sulla terra, senza schemi mentali né condizionamenti. E se ti va tienici aggiornati!
    Buona musica!

  18. omarea ha detto:

    ariéte – a-rie-te
    maèstro – ma-e-stro
    vìa – vi-a
    emissiòne – e-mis-sio-ne
    guidàre – gui-da-re
    mìo – mi-o
    liève – li-e-ve
    lanciàti – lan-cia-ti
    ruòta – ru-o-ta
    viàle- vi-a-le

  19. Omarea, grazie per il tuo commento e per le risposte all’esercizio.
    Ti dico solo, per non guastare la “sorpresa” agli altri che volessero tentare di risolverlo, che ci sono tre errori. Tre parole in cui hai considerato come IATO l’incontro di vocali e che invece sono DITTONGO.
    Puoi confrontare la soluzione a questa pagina:
    https://www.musicapuntoamici.it/blog/2009/05/corso-di-metrica-3-lincontro-di-vocali-nei-versi/
    Chiedi pure per qualsiasi dubbio.
    Domenico

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