Fair Play Anti Corruption Youth Voices Competition: i vincitori

logo_fairplayPiù di 100 giovani band provenienti da 30 Paesi hanno sottoposto i loro video musicali anticorruzione al concorso Fair Play Anti-Corruption Youth Voices 2011.
Oltre 25.000 persone da tutto il mondo li hanno guardati e sostenuti online.Ora i 3 vincitori sono diretti a Nairobi, Kenya – incontrali dal vivo il 29 APRILE 2011 al Sarakasi Dome.

Siamo orgogliosi di presentare gli artisti vincitori (in nessun ordine particolare):

Young Life (Vanuatu)

Proveniente dai piccoli arcipelaghi di isole vulcaniche nel Sud Pacifico, sarete perdonati se non riconoscerete immediatamente l’isola di Vanuatu. Ad ogni modo, il gruppo urban reggae “Young Life” ha impressionato i giudici con il suo messaggio su politici corrotti, corruzione e sommaria applicazione della legge, arrivando alla selezione finale di Fair Play.

Mentre l’isola è ampiamente riconosciuta come un lussureggiante paradiso tropicale e un rifugio per i subacquei che desiderano scoprire bellissime barriere coralline e relitti sommersi, è sulla terra che covano i veri problemi. Con una lunga storia di scontento politico, derivante dall’instabilità e fallimento nel formare una coalizione di governo vitale nel corso della storia condivisa anglo-francese di Vanuatu, il messaggio della band è chiaro:

Politician,
You corrupt your people you look the other way,
Politician,
Only you can stop corruption, give us equal rights today!

Con una grande percentuale della popolazione che vive nelle baraccopoli, le loro case distrutte da continui terremoti e scosse che costituiscono la vita quotidiana di Vanuatu, gli organismi di soccorso sono stati coinvolti nel lento ritmo di ricostruzione nell’isola del Pacifico meridionale e la cattiva gestione delle finanze che fa crescere la sfiducia pubblica. Sono queste scene di povertà che fanno da sfondo al video dei Young Life “Give Us Equal Rights.”

Young Life è una giovane band che mira ad inviare ai giovani di Vanuatu il messaggio di buona volontà e di pace e ad incoraggiare i futuri leader della Melanesia ad aderire ai desideri della propria gente. Ampiamente popolari nella loro città natale e non estranei alla ribalta, avendo suonato davanti ad una folla di oltre 30.000 persone al Fest’Napuan music festival, l’evento più grande che si tiene a Vanuatu ogni anno.

De Bruces A Mi (Colombia)

Reggae aficionados, i De Bruces A Mi si sono formati nel 1999 nella loro città natale, Medellin, la seconda città più grande della Colombia. Casa di oltre 3,5 milioni di persone e una volta conosciuta come la città più violenta al mondo a causa del famigerato Pablo Escobar, le cui violente guerre urbane della droga rendevano la città un rifugio per la corruzione a tutti i livelli della società. Ognuno dei quattro membri della band conosce fin troppo bene i pericoli presenti nella propria città ed i giudici sono stati colpiti dal testo forte e chiaro presentato nel loro stile di impronta nonsense – una combination di ska e soulful reggae.

I AM A ROCK

Don’t even think I believe your lies,
Don’t even think I admire your vanity,
I don’t contribute to your greed,
upon your lies my will doesn’t bend.

Guadagnando popolarità ad un ritmo esponenziale dal debutto con il primo album nel 2003, la band è stata considerata da molti in Colombia come la ragione dell’aumento della popolarità del reggae “politico” rispetto ai tipici “suoni solari” che molti avevano attribuito al genere. Tre album più tardi, con una serie di apparizioni a festival musicali nazionali alle spalle, questa giovane band da Medellin mostra ora segni di rallentamento. Profondamente interessati ai problemi di uguaglianza e giustizia, i loro testi spesso ritraggono le quotidiane lotte affrontate dal cittadino comune, mentre quelli al potere cedono all’avarizia e alla corruzione. Attenzione all’album in uscita dal titolo “Elemento Sorpresa”.

Kafulu Xenson (Uganda)

I giudici sono stati unanimi nella loro selezione di “King of Peasants” di Xenson poichè parla direttamente allo spettatore, un chiaro messaggio di anticorruzione e solidarietà con la persona comune allo scopo di fare una vera differenza. Con parole come:

Hey do not forget / These selfish greedy leaders who raise their pays/ Yet they dose in their seats/ These shameless hypocrites preach fake politics/ To critics, the clergy and clerics/ Peasants and potential voters/ Spreading useless propaganda/ and Reason I’m unable choosing between devil rebel evil/ Peasants be aware of the troubles/ Caused by this infamous treble/ Diggers digging in the garden won’t be a burden/ If you are laden with this info

Un video musicale creativo aggiunto alla decisione finale dei giudici, per come i locali Kiga Dancers sono stati coreografati e i loro corpi dipinti con l’arte Graffiti di Xenson, i simboli riecheggiando i temi presenti nel testo – guerra, resistenza, unità, saggezza, lotta, trionfo.

Con le sue radici ben piantate in Uganda, Kafulu Xenson si definisce un rapper, poeta, artista di graffiti e attivista culturale continuamente ispirato dalla grandezza della cultura ed hip-hop africani. È stato coinvolto nella comunità hip-hop ugandese dal 2003, quando ha co-fondato l’Uganda Hip-Hop Foundation, che conferisce potere ai giovani attraverso la musica e la cultura urban.

Il suo primo album “muwe bulo”, che significa opportunamente ‘Fight For Your Rights’, è uscito nel 2009. Xenson si è esibito al Bayimba Festival of the Arts and Alliance Française di Kampala.

Scopri i video vincitori ed altro su:

www.anticorruptionmusic.org

FAIR PLAY Anti-Corruption Youth Voices è un concorso a livello mondiale per artisti e gruppi di giovani (dai 18 ai 35 anni) sul tema dell’anticorruzione, promosso dal Global Youth Anti-Corruption Network, JMI ed il World Bank Institute.

Maggiori informazioni:

Kate Declerck

JMI Foundation

info@anticorruptionmusic.org

Seguici:

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Raffaella - Redazione MpA

Appassionata di scrittura creativa e musica. Dalla classica alla lirica, dal pop al metal, senza distinzione di genere ma solo lasciandosi trasportare dalle emozioni e dai mondi fantastici in cui solo la musica ti sa trasportare. Da sempre affascinata dal web e dalle grandi potenzialità offerte dalla Rete e dai social network. Nel 2002, complice MUSICApuntoAMICI, ha conosciuto suo marito Domenico. Grazie a quell’incontro si è avvicinata alla scrittura di articoli di musica per il sito dedicandosi in particolare alla musica emergente italiana. Il lavoro le ha fatto cambiare vita e città ma quella visione aperta su chi vuole entrare da protagonista nel mondo della musica e quel progetto nato per creare uno spazio libero per la musica emergente italiana, non l’hanno più abbandonata.

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